Emergenza SINEMET e di altri farmaci anti Parkinson – Perché scompaiono periodicamente dal mercato italiano?

Le cause sono riconducibili essenzialmente a due fattori:

  • Il mercato parallelo dei farmaci, che produce l’indisponibilità di alcuni farmaci, per periodi più o meno prolunganti e ricorrenti.

Dal momento che l’esportazione all’estero è legale, spesso avviene che grossisti e farmacisti con licenza da grossisti preferiscono portare i loro prodotti sul mercato esterno dove i prezzi sono molto più alti che in Italia. Si creano così vere e proprie distorsioni della rete distributiva (parallel trade) che vede dirottate verso l’estero anche quelle quote di prodotto che dovrebbero servire a soddisfare il fabbisogno sul territorio nazionale.

Questo fenomeno distorsivo dovrebbe essere contrastato dalle Autorità regionali, che hanno in questo campo un grande potere, in quanto detentori della prerogativa di fare contratti di appalto per la fornitura dei medicinali (rilascio di licenze alle Aziende produttrici e ai grossisti). A questo scopo, potrebbero/dovrebbero imporre clausole di salvaguardia per un adeguato rifornimento del mercato nazionale. Lecito vendere all’estero, ma si dovrebbe richiedere un contestuale impegno a soddisfare il fabbisogno del territorio nazionale. Nel rispetto di un accordo che nel 2016 fu sottoscritto con l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) da alcune Associazioni e Federazioni di titolari di Farmacia, nonché dalle Regioni Lazio e Lombardia e dal Ministero della Salute.

  • Carenze ufficiali, che devono essere per legge comunicate tempestivamente (almeno due mesi prima della prevista scomparsa dal mercato) dalla Casa farmaceutica (produttore) all’AIFA che provvederà all’inserimento nell’elenco dei farmaci temporaneamente carenti, sul suo sito.

Queste carenze sono imputate generalmente a problemi produttivi, ad esempio l’interruzione della produzione da parte della casa farmaceutica per difficoltà a reperire il principio attivo, o a problemi regolatori e simili. Nei casi più gravi, come quando non esistono medicinali alternativi, AIFA mette in moto iniziative, come l’autorizzazione all’importazione dall’estero.