- Stipulare accordi tra tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nelle situazioni di emergenza connesse a carenze/indisponibilità di un farmaco, non solo presenti, ma anche possibili e prevedibili, per arrivare a fronteggiare in modo coordinato e sinergico le situazioni di difficoltà.
- Sviluppare un rapporto collaborativo e istituzionalizzato tra le Associazioni di pazienti, l’AIFA, le Aziende produttrici, i Responsabili della Farmaceutica regionale e territoriale, i Responsabili delle Strutture ambulatoriali e ospedaliere che prendono in carico i malati, le Farmacie.
- Stabilire procedure e linee guida chiare per la gestione delle carenze e delle indisponibilità dei farmaci.
- Richiedere ad AIFA comunicazioni affidabili ed esaustive che includano le reali ragioni della carenza e la durata realisticamente stimata delle carenze e che informi farmacisti e prescrittori sulle decisioni da assumere per arginare le conseguenze legate alla penuria, al fine di garantire cure continuative e comunque efficaci per i pazienti.
- Mettere in atto meccanismi per condividere le informazioni tra tutti gli attori della filiera.
- Rendere più efficiente il Tavolo Tecnico per le Indisponibilità, organizzato e diretto dal Dr. Domenico Di Giorgio dell’AIFA con la partecipazione di tutte le sigle della filiera.
- Intervenire sulla tempistica di segnalazione delle carenze da parte dei produttori: più questa segnalazione è precoce, meglio si possono assumere misure compensative.
- Migliorare il sistema di segnalazione delle indisponibilità, attualmente a carico dei farmacisti. Partendo dalla presa d’atto della onerosità di questo adempimento di legge, studiare iniziative che snelliscano e velocizzino le procedure.
- Mettere in atto sistemi di monitoraggio dei livelli di scorte di medicinali a rischio irreperibilità ricorrente.
- Responsabilizzare gli specialisti e i MMG nel percorso di segnalazione alle struttura competenti a livello territoriale (Dipartimento Farmaceutica ASL e Regione), rendendoli consapevoli delle problematiche e della normativa relativa ai farmaci carenti o indisponibili.
- Proporre e incentivare affinché le richieste di autorizzazione all’acquisto sul mercato estero possano essere cumulative per rifornire tutti i malati presi in carico, in particolare ad opera delle Strutture pubbliche e convenzionate che prendono in carico malati di Parkinson, i quali, in nessun modo, possono essere abbandonati a se stessi in questi gravi frangenti in cui l’accesso al farmaco diventa particolarmente difficoltoso o addirittura impossibile.
- Vigilare, con la collaborazione delle Associazioni dei farmacisti, ecc., affinché non si verifichino situazioni tali da rendere problematica e ingiustamente debilitante la ricerca del farmaco prescritto dai curanti.
- I NAS vigilino su eventuali non lecite distorsioni del mercato distributivo derivanti da un eccesso di vendite all’estero tale da penalizzare il fabbisogno interno.
- Fare pressione sulle Regioni affinché prestino maggiore attenzione nella stipula di contratti d’appalto ed effettuino rigorosi e periodici controlli sull’applicazione da parte degli aggiudicatari.
- Dare la dovuta considerazione all’invito di EAHP (European Association of Hospital Pharmacists), rivolto ai Governi nazionali e alla Commissione europea per migliorare la comunicazione sulla carenza di medicinali e avviare una strategia di comunicazione globale sulle carenze destinate a tutti gli Stati europei, garantendo che a tutti gli attori della filiera, compresi i farmacisti ospedalieri, arrivino informazioni adeguate sulla carenza di farmaci nei loro Paesi.