Dopo il lancio in Germania, Svizzera e Spagna, Xadago® (safinamide) è ora disponibile in Italia come terapia aggiuntiva alla Levodopa (L-dopa) da sola o in combinazione con altre terapie, in pazienti fluttuanti in stadio medio-avanzato della malattia.
Zambon S.p.A., azienda internazionale fortemente impegnata nell’area terapeutica del Sistema Nervoso Centrale (SNC), annuncia oggi il lancio in Italia di Xadago® (safinamide), farmaco per il trattamento dei pazienti con Malattia di Parkinson nella fase intermedia-avanzata della malattia.
Xadago è un medicinale indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da malattia di Parkinson, un disturbo mentale progressivo che provoca tremore, lentezza nei movimenti e rigidità muscolare. È usato in associazione a levodopa (un medicinale solitamente impiegato nel trattamento dei sintomi della malattia di Parkinson), da solo o in associazione ad altri medicinali per la malattia di Parkinson, in soggetti in fase da intermedia ad avanzata della malattia che accusano “fluttuazioni motorie”. Tali
fluttuazioni si manifestano quando l’effetto di levodopa si esaurisce e il paziente improvvisamente passa dallo stato “on”, in cui è in grado di muoversi, allo stato “off” di mobilità difficoltosa. Xadago contenente il principio attivo safinamide.
Dopo il lancio in Germania, Svizzera e Spagna, Xadago® (safinamide) è ora disponibile in Italia come terapia aggiuntiva alla Levodopa (L-dopa) da sola o in combinazione con altre terapie, in pazienti fluttuanti in stadio medio-avanzato della malattia.
Dice il Professor Fabrizio Stocchi, dell’IRCSS S. Raffaele di Roma:“safinamide rappresenta un'importante opzione terapeutica per i pazienti affetti da Malattia di Parkinson già trattati con L-dopa sola o in combinazione con altre terapie. Le sue proprietà dopaminergiche e nondopaminergiche introducono una novità tra i farmaci per il trattamento della Malattia di Parkinson. safinamide ha dimostrato un miglioramento significativo dell’ON Time senza discinesie e o discinesie problematiche-, in aggiunta ad un miglioramento delle funzioni motorie (UPDRS III). Studi condotti in pazienti trattati con L-Dopa hanno dimostrato la sua efficacia sia nel breve periodo (6 mesi) sia nel lungo (fino a 24 mesi), migliorando la qualità di vita dei pazienti. Safinamide - conclude il professor Stocchi - è stata testata in uno studio clinico doppio-cieco, controllato con placebo, della durata di 24 mesi, dove ha dimostrato un elevato profilo di sicurezza con il mantenimento dei benefici clinici”.