Il legume dei poveri potente farmaco contro il Parkinson (da OK Salute e Benessere)

di Francesco Bianco - Una ricerca tutta italiana ha scoperto che la mucuna pruriens ha proprietà anti Parkinson molto importanti

La Mucuna pruriens, un legume che cresce nella fascia tropicale, ha le stesse capacità dei più innovativi farmaci contro il Parkinson. La scoperta, tutta italiana, è stata condotta da Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson dell’Asst Gaetano Pini-Cto di Milano e presidente della Fondazione Grigioni (puoi chiedergli un consulto qui). I ricercatori lavorano su questo progetto dal 2012 e ora i risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neurological Sciences.

La Mucuna è già largamente utilizzata dalla fitoterapia, perché è un potente antiossidante. Inoltre contiene grandi quantità di levodopa, chiamata anche L-DoPA, amminoacido precursore della dopamina, che gioca un ruolo importante nei meccanismi che regolano l’umore, i movimenti e i comportamenti sessuali. Ora la ricerca italiana conferma quello che già si era supposto, ovvero che potesse essere molto utile anche contro il Parkinson, ovviamente dopo essere stata adeguatamente lavorata.

In questo modo, a costi bassissimi, si può seguire una terapia anche nei Paesi poveri. «La Mucuna, saltata in padella, macinata e triturata, viene disciolta in acqua nelle dosi indicate – spiega Gianni Pezzoli – Gli effetti rilevati sui malati di Parkinson sono sorprendenti e pari a quelli del farmaco. I tremori diminuiscono in poco tempo e la persona malata sta meglio».

Intanto sul fronte della prevenzione non ci sono grandi novità. Ecco perché c’è un’intensa attività di ricerca al Centro Parkinson del Pini-Cto. Dal 2002 è stata istituita una banca del Dna dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, per rendere più sistematica la ricerca sull’origine genetica di questa patologia.

«Seguiamo il paziente e lo prendiamo in carico sin dall’inizio del suo percorso – sottolinea Pezzoli – Al Centro accedono dalle 1.500 alle 1.800 nuove persone malate ogni anno e il nostro database comprende circa 27.000 pazienti, che vengono seguiti sotto ogni aspetto, anche dal punto di vista nutrizionale con ambulatori dedicati, fisioterapia e psicoterapia. È inoltre attivo un numero dedicato per seguire il paziente a distanza anche il sabato e la domenica». ( continua sul sito per leggere tutto l'articolo)